“Sugli sugli bane bane, tu miscugli le banane
Le miscugli in salsa verde, chi le mangia nulla perde”
Questi sono i primi versi di “Sugli sugli bane bane” canzone dal testo demenziale, composta nel 1973 e cantata da Le Figlie del Vento.
Il nonsense a Sanremo
Rosa Giannoccaro, Tonia Tassari, Ledi Codognato e Piera Lecce, questi sono i nomi delle cantanti del gruppo meglio conosciuto come Le Figlie del Vento, attive nel panorama musicale negli anni ‘70, creando musica talvolta demenziale, basata sull’armonia delle loro voci.
Nel 1973 producono il brano sopracitato “Sugli sugli bane bane” (testo di Anna Piccioli, musicata da Franco Chiaravalle e Paolo Tomelleri), incentrato su questo piatto prelibato dell’Isola di Bali denominato “Sugli sugli”. Fin dalle prime parole possiamo intuire il velo di nonsense che ricopre il testo, che dimostra un’intenzione da parte delle cantanti di creare una canzone che non comunicasse a parole, ma a suoni, con un ritmo accattivante, orecchiabile e leggero.
Sanremo 1973: le ragazze proposero il loro brano davanti al pubblico italiano, non riscuotendo però un successo immediato. Purtroppo Le Figlie del Vento vennero eliminate subito senza arrivare all’ultima serata, unica serata trasmessa in televisione a colori dalla Rai.
Precorritrici di un genere
Sebbene “Sugli sugli bane bane” non fu subito apprezzata dal grande pubblico, finendo anche nella “Schif parade” (trasmissione radiofonica dei peggiori dischi della settimana), Le Figlie del Vento certamente contribuirono a lanciare il genere demenziale-goliardico che ora è in voga, anche grazie agli Squallor e a Elio e Le Storie Tese.