Estate: ricordate le immagini dei cataloghi di gelati fuori dai vostri bar di fiducia? Gelati di ogni forma, colore e gusto che alla sola vista chiamavano a sé ogni bambino … ma che fine hanno fatto quelle bontà tipiche degli anni ‘70 – ‘80? Tuffiamoci in un dolce viaggio di memoria!
La strada per Eldorado
Prima di iniziare un dibattito infinito su quale gelato apparteneva a quale marca, mettiamo un po’ in chiaro la storia: la celebre Toseroni, azienda produttrice di gelati confezionati fin dagli anni ‘50 cambiò nome negli anni ‘60 , diventando la Eldorado, sotto la quale furono creati alcuni dei gelati più nostalgici di quegli anni; solo successivamente fu infine assorbita da Algida.
Messa da parte questa storia di nomi, arriviamo ai nostri tesori perduti
Piedoni per tutti
Il gelato forse più bizzarro e dall’aspetto buffo era proprio il Piedone rosa, composto da una fresca crema alla fragola a forma … di piede, sopra uno stecco. Ne furono create varie versioni, con un intero lato ricoperto al cioccolato, oppure variegato all’amarena con l’alluce immerso nel cioccolato. Una cosa è certa: il suo aspetto particolare lo ha reso uno dei gelati più iconici di quegli anni, e per questo è stato anche riproposto nel catalogo Algida nel 2015.
Dalek dalle galassie lontane
Dai colori blu e rosso e al gusto di mirtillo e limone, il Dalek era forse il leader del quartetto dei Gelosucchi Eldorado, subito affiancato dal Fiordifragola, dal Lemonissimo e dal Magic Cola.
Noto per il suo cuore di succo e per la lingua blu che ti lasciava dopo la prima leccata, prendeva il suo nome dalle creature extraterrestri della serie Doctor Who. Il perché di questo nome è ancora un mistero … certo non per il cuore morbido, non tipico dei crudeli Dalek, abili solo nello sterminare.
Coppe e coppette
Sui cataloghi erano presenti coppe di ogni tipo, fra le più celebri ricordiamo la regine delle coppe, la Coppa Paciugo che ci proponeva una delle proposte più ricche mai viste nella storia dei gelati: base di gelato alla nocciola e vaniglia, imbevuta con sciroppo di fragola e cosparsa con una granella di amaretti … con a guarnire una piccola ciambella ricoperta di crema al cacao.
Insieme alla Coppa dei Campioni, che proponeva una basilare proposta di gelato alla vaniglia e al cacao si trovava anche la Coppa Rica che portava in catalogo una variante all’amarena e una al cioccolato guarnite da granella.
E come dimenticarsi infine della Coppa del nonno! Delizioso gelato al caffè in una tazzina di plastica marrone … gelato così famoso da essere presente ancora oggi nei cataloghi Algida (anche se molto più addolcito) insieme ad una variante al cappuccino.
Blob, ci prova gusto!
Vi ricordate del Blob della Toseroni? Deliziosa sfera al caramello immersa nel cioccolato e tempestata da granella di nocciole che rendeva l’estate ancora più golosa. E come dimenticarsi del famoso jingle “Blob, ci prova gusto!” che lanciava sugli schermi un giovanissimo Fabrizio Frizzi.
Barzellette spiritose al punto giusto
Il Cucciolone è ancora oggi in commercio, ma non poteva scappare da questo viaggio nei ricordi. Gelato allo zabaione, gelato al cacao e gelato alla vaniglia, un trio perfetto custodito all’interno di due fette di biscotto: lo spuntino desiderato da ogni bambino. In questi anni non è cambiato pressoché niente del Cucciolone che abbiamo conosciuto, nemmeno le barzellette impresse sui suoi lati.
Liuk da mangiare fino all’ultimo pezzo
Primo gelato su stecco interamente commestibile, il Liuk era una novità delle estati di quegli anni. Fresco e leggero ghiacciolo al limone che conteneva un’interessante sorpresa: lo stecco era infatti un bastoncino di liquirizia capace di farti concludere la merenda con un sorriso!
Il mitico Cremino
Primo cavaliere fra i gelati, il Cremino fu l’inizio della produzione dei gelati Algida nel 1946, tutt’ora presente nei cataloghi. Cuore di panna rivestito da un iconico corpo fatto da una sottile lamina di cioccolato … ci sarà un motivo per cui è ancora uno dei gelati più amati!
Non si può resistere, nessuno può resistere
Gelato alla panna incoronato da uno spesso strato di granella croccante, e rivestito di cioccolato al latte, tutto su un cono di cialda … avete capito di chi stiamo parlando? Ovviamente dell’inimitabile Cornetto, costante di questi anni e forse uno dei gelati che ha cambiato di più la sua forma: nonostante abbia perso molte parti della sua corona di granella e il suo cuore allo sciroppo di cacao è comunque un must di ogni estate.
Diffuse erano le varianti di ogni tipo, fra cui ricordiamo il Cornetto Gran Rico al Whsky, contenente uvetta e crema al gusto di liquore, che riscosse un successo tale da venire riproposto nel catalogo Algida nel 2020.
Con questo ultimo gelato siamo giunti a destinazione. Un bel viaggio che avrà sicuramente fatto riaffiorare molti ricordi delle estati di quegli anni … e chissà magari il ritorno del vostro gelato preferito è dietro l’angolo!