Ricorreva oggi il compleanno di Mia Martini, fra le più amate ed apprezzate interpreti della musica italiana.
Domenica Rita Adriana Bertè nasce il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra. Secondogenita di quattro figlie, sin da piccola condivide con la sorella Loredana la passione per la musica. Nel 1962 a Milano incontra il discografico Carlo Alberto Rossi e diventa una “ragazza ye-ye”, una corista per brani twist e rock.
Il nome Mia Martini, omaggio all’attrice Mia Farrow, nascerà poco dopo, nel 1970. Scelto sotto consiglio di Alberigo Crocetta, fondatore dello storico Piper, era anche più riconoscibile nel mercato estero. Crocetta è un incontro fondamentale per Mia Martini: da quel momento la calabrese ribelle mette a fuoco la sua identità artistica. Del 1971 è infatti il singolo “Padre davvero” il primo brano firmato con il nome d’arte e immediatamente censurato dalla Rai. L’argomento scomodo tratta di una figlia che si ribella alle violenze del genitore. Sul retro del 45 giri è incisa “Amore… amore… un corno”, altro brano di rottura scritto da un giovane Claudio Baglioni. Il cantante trova spazio anche nell’album “Oltre la collina” pubblicato nello stesso anno nel quale Mia Martini affronta la disperazione e il suicidio. Lucio Battisti, colpito dalla vocalità inedita della giovane, la chiama in tv nello speciale “Tutti insieme” e il successo è immediato.
Mia parteciperà dieci volte al Festival di Sanremo proponendo brani indimenticabili, da “Gli uomini non cambiano” a “Minuetto” senza mai raggiungere il primo posto. Sin dagli anni ’80 la critica però è dalla sua parte, riconoscendole un vocalità sorprendente ed attribuendole una qualità innovativa, una forza carismatica senza eguali nel panorama italiano. Il Premio della Critica del Festival di Sanremo viene creato nel 1982 appositamente per la cantante, e dal 1996 prenderà proprio il suo nome.
Decisiva la collaborazione con Ivano Fossati, suo grande amore ed autore di canzoni come “E non finisce mica il cielo” e la duratura amicizia con Renato Zero. Proprio il cantante romano la convincerà a tornare sul palco dopo la sua pausa dalle scene. Dall’83 al ’89 abbandona i riflettori a causa di una diceria che lega la sua presenza all’accadimento di eventi sfortunati. Il brano che segna il suo rientro è la splendida “Almeno tu nell’universo”
A soli quarantasette anni nel maggio del 1995 la tragica morte.