Gli anni ’70 e ’80 sono stati, forse, i due decenni più belli dello scorso secolo per molti punti di vista, ma sono stati anche gli anni della Germania divisa e del Muro che spaccava a metà la città di Berlino. Mattoni, calcinacci e cemento diabolicamente messi insieme non per costruire ma – paradossalmente – per distruggere.
Il Muro di Berlino ha segnato insieme alle Guerre Mondiali il ‘900 nel più negativo dei modi. Eretto in pochissimo tempo il 13 agosto 1961, il muro non ha diviso solo una città e due ideologie: ha diviso amici, famiglie, mariti e moglie, genitori e figli che non hanno più potuto vedersi per ben 28 anni. Una tragedia che deve sicuramente essere tenuta viva nella memoria di tutti quelli che vi hanno assistito e nella consapevolezza di tutti quelli che sono venuti dopo che era finita.
Oggi è un giorno in cui ricordare fa un po’ più piacere perché ricordiamo il 9 novembre 1989, il giorno del crollo delle divisioni, il momento degli abbracci tra i due fronti, il momento in cui si è potuti ripartire. Forse ancora non è tutto perfetto, ma almeno è unito.