Oggi è una canzone cult che tutti cantano e che colpisce tutti con il suo originale videoclip, ma la corsa di Take On Me al successo è stata piuttosto travagliata.
Originariamente doveva chiamarsi Lesson One e doveva essere cantata dai Bridges, come si facevano chiamare i due futuri a-ha Paul Waaktaar-Savoy e Magne Furuholmen, con un sound diverso. Una volta stabilito che la canzone sarebbe stata Take On Me, con la melodia che conosciamo e la voce di Morten Harket, ci sono voluti diversi tentativi andati a vuoto prima che il singolo colpisse l’orecchio delle persone. Quando finalmente arrivò al successo era il 1985 ed è diventato un classico senza tempo, raggiungendo proprio il 19 ottobre di quell’anno il primo posto delle classifiche: era la prima volta che un gruppo norvegese riusciva a conquistarne la vetta. Ad oggi ha collezionato più di 400 milioni di visualizzazioni sul Web.
Grande merito del suo successo è anche lo straordinario videoclip diretto da Steve Barron, che si piazza sul podio dei migliori videoclip di sempre al terzo posto dopo Thriller di Michael Jackson e Sledgehammer di Peter Gabriel. La genialità di Barron è quella di proporre in rotoscoping un universo parallelo che prende vita all’interno di un fumetto: un primo salto in una sorta di realtà virtuale o aumentata, come oggi ce ne sono a decine.
Il video di Take On Me è ben strutturato e coinvolgente, quasi ipnotico: una volta iniziato è impossibile staccare lo sguardo e smettere di cantare. Le immagini scorrono accompagnate alla perfezione dalla canzone, di cui la storia segue il ritmo in modo assolutamente straordinario.
La scena finale del video, in cui i due protagonisti riescono finalmente ad abbracciarsi nella stessa realtà, in carne ed ossa, è ispirata al film Stati di allucinazione di Ken Russell.
Recentemente gli a-ha hanno proposto una versione acustica della canzone agli MTV Unplugged che ha conquistato il cuore di tutti. Secondo alcuni sarebbe addirittura più bella dell’originale.
Lasciamo a voi il giudizio!